"Soffio glifico"

2020

L'opera si presta a varie interpretazioni: la sua forma, apparentemente indefinita, è quasi una metamorfosi in corso; l'occhio può cogliervi quello che il cuore o la fantasia gli suggeriscono. Essa è un contenitore di possibilità formali in divenire. In realtà la mia intenzione era di riprodurre un segno archetipico: la realizzazione di un grafito in tre dimensioni. Grafiti e pittografie preistoriche, oltre ad essere segni totemici, evocavano molteplicità; erano semplici, mutevoli e misteriosi. Ecco il perché di una forma indefinibile che suggerisce all'animo una visione libera da condizionamenti. Quasi un opera sciamanica. Ed i materiali di cui è composta, terra e paglia, sono un chiaro richiamo alla semplicità materica di un concetto che, pur se raffinato, è ancestrale e naturale al contempo.

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